“Letture” e “Libri d’artista”



Anche i "libri" d'artista si "leggono", ma ovviamente si tratta di una lettura particolare. I Libri d'artista sono una sintesi, un aggregato denso di elementi concettuali, estetici, materiali, il precipitato del percorso complesso di un artista che ad un certo punto decide di veicolare, dentro la tradizione del libro, una parte della sua esperienza, cercando di raggiungere un altro e più vasto pubblico. Un'estetica che diventa spesso codice e messaggio dentro canali di comunicazione che permutano le parole, che, una volta identificate, lette, sono in grado di attivare processi anche culturali più ampi.
"Leggere" i libri d'artista, soprattutto dopo l'operazione di decostruzione di Fluxus, comporta leggere ancora un testo, ma significa spesso ricomporre le parole disperse o raccolte sui supporti più vari, rapportarsi alla grafica e ai formati, osservare soluzioni visive surreali o dadaiste, oppure, come avviene con gli spartiti, si tratta di leggere testi come istruzioni o note per creare suoni o azioni nello spazio.
Nello spirito dell'Avanguardia i libri Fluxus presentano queste connotazioni "poetiche". Un poetico che, nel linguaggio visivo e nelle trasformazioni
che questo linguaggio ha assunto nell'arte contemporanea degli ultimi cinquant'anni, sconfina tra le discipline. Questo poetico, fatto di allusioni, informazioni, sfumature ironiche e ludiche, in cui l'aura degli autori fa brillare ogni impronta di parola, costituisce un orizzonte di eventi possibili, ovvero traccia un limite e delimita uno spazio prima del buio, dove si collocano tutte le possibilità che un testo generi un accadimento.
La mostra del gruppo degli artisti degli Atelier si compone di originali letture che decriptano i precipitati densi e poetici dei libri Fluxus. Dalla disgregazione si riaggrega, da nuvole di informazione si compone, traslando le suggestioni verso la propria sensibilità. Dodici letture come dodici contributi in forma espressive che vanno dagli esercizi performativi, alle sculture, alla realizzazione di oggetti, ricerche documentali, disegni. Gli artisti agiscono e rimaterializzano, perché mettono in opera una spazialità che è intrinseca all'aura poetica connessa a questi libri.
I lavori in mostra rappresentano quindi una originale ermeneutica, che si legittima dopo lo sparigliamento delle rappresentazioni e delle interpretazioni proprio rivendicando la serietà e l'efficacia di quell'invenzione destrutturante. Nonostante tutto rinascono opere, materiche o effimere senza facili distinzioni, come un processo alchemico o generativo che sembra cercare forma stabile. Dopo Fluxus, il flutto dell'onda, il desiderio vitale che agitò un movimento rimane vivo e non smette di ispirare, migrando tra la storia.
Stefano Coletto
  • GiusePPe aBaTe
    diseGna una MaPPa che non PorTi da nessuna ParTe

    Draw a map to get lost.

    1964 summer

  • PaoLa anGeLini
    suMMer, auTuMn, spring

    Make a painting in which the color comes out only under a certain light at a certain time of the day.
    Make it a very short time

    1961 summer

  • aneMoi
    deTerMine The LiMiTs oF an art event

    Oh! Sei anche tu alla mostra Bonotto?! Sì, sì, Bonotto Borbolotto alle otto! Ma ce l’hai l’invato? Eh sì, grazie al fato... Hai incontrato un apripista? Ce n’è uno in vista! E come lo prendiamo? Lo arraffiamo col richiamo... Ce l'hai il visita biglietto? Lo porto nel covrappetto! E quella acconciata è la tua associata? Sì, sì, è Immacolata! Ma è vero che è stata accettata?! Eh beh, è stata raccoprandata! Beata... Ma il mio mavoro sul post-post- alterismo l’hai visto? E’ un mavoro misto, che tratta...

  • Marko BjeLanceVic
    Ha - Ha

  • Saverio Bonato
    WaTchinG The unseen

    L'opera è realizzata dall'artista durante l'inaugurazione della mostra, attraverso l'assemblaggio di alcuni elementi metallici con la tecnica della saldatura ad arco con elettrodo rivestito. La luce proveniente da questa operazione è una delle più pericolose per l’occhio umano, in quanto lo espone alla luce blu, a raggi ultravioletti e infrarossi. L'artista apre allo spettatore e lo invita a partecipare non alla creazione ma alla visione, attraverso un filtro protettivo, ponendolo fisicamente così allo stesso livello nella concezione...

  • PaMeLa Breda
    The LoneLiness oF PriMe numbers

    Il progetto nasce a partire dalla considerazione del cielo come spazio altro legato all'immaginario umano di esplorazione dell'ignoto e prevede la raccolta ed archiviazione di tutte delle application al progetto MARS ONE, nato per realizzare una colonia umana su Marte entro il 2024.

  • saMueLe cheruBini
    roLLerskaTinG aTelier 7

    Durante la mia residenza alla Bevilacqua La Masa ho raccolto e trasportato una moltitudine di oggetti in studio. Ho passato la maggior parte del mio tempo a spostare, assemblare e dipingere questi oggetti, ma spesso mi limitavo a girarci intorno, nel tentativo di riconoscere me stesso all'interno di quello spazio. Rollerskating Atelier 7 racconta di questa relazione precaria che si istituisce tra materia animata ed inanimata.

  • Gli impresari
    Il cangiante

    L’idea per il lavoro è stata ispirata dal libro Fluxus 1 di George Maciunas, per la sua capacità di ospitare nello spazio fisico del libro diversi progetti artistici, intrattenendo con essi un particolare rapporto di senso dato dal cambio di scala e di supporto. Il libro è interpretato come un vero e proprio generatore di possibilità. Così come Fluxus 1 non è un contenitore ma piuttosto un site-specific, allo stesso modo Il Cangiante non è un involucro che riveste il corpo dell’attore, bensì un meccanismo che genera/plasma...

  • Graziano MeneGhin e jacoPo TraBona
    La PeTiTe hisToire d'un PeTiT disTriBuTeur de GadGeT un Peu sainT

    Produciamo una replica dei classici distributori di giocattoli a gettone, che si trovavano negli esterni dei bar italiani negli anni Ottanta. Riempiamo il distributore di 45 palline di plastica, contenenti ciascuno, un portachiavi ad anello, replica in scala 1:1 di una pagina del libro La petite histoire de un peu saint di Robert Filliou. Utilizziamo la gerarchia che si costruisce fra le diverse repliche per costruire una narrazione modificata ed arbitraria. In maniera paradossale l'idea Fluxus di processualità collettiva viene congiunta con...

  • FaBrizio PerGheM
    04.03.15 - 09:06 - Venezia

  • FaBio roncaTo
    hoMaGe a ken FriedMan

    È una rielaborazione dell’idea di Roth, il tentativo di ricreare formalmente un ordine da un insieme di elementi frammentati e caotici. L'ordine formale corrisponde ad una massa di informazioni dentro una materia organica in trasformazione e informe

  • caTerina erica shanTa
    L’oPTiQue Moderne seMBra L’uniVerso, Ma in reaLTà è soLo PoLVere

    Nel 1963 l’artista francese Daniel Spoerri realizzava il libro d’artista L’optique Moderne, un compendio fotografico sullo strumento della visione per eccellenza: gli occhiali. Oggetto che modella la vista, l’occhiale é anche maschera e attrezzo di lavoro, ma Spoerri ne sovverte l’utilizzo creando un occhiale per diventare ciechi. Munendo la montatura con due spilli, questi una volta indossati bucano la retina rendendo per sempre cieco chi li indossa. Caterina Shanta rapportandosi a questo volume ha voluto fare una riflessione...

  • eLeonora soVrani
    un inVenTario di MeMorie sMarriTe o aBBandonaTe

    Siamo immersi nella cultura immateriale, ma gli oggetti posseduti nel corso della vita oggi sono più numerosi rispetto alle epoche precedenti, e, con questi, anche il numero dei loro smarrimenti e abbandoni. Si perdono oggetti molto personali, che per loro natura suggeriscono una relazione intima con la persona che lo possiede, come ad esempio un indumento usato o una carta di identità; ma si perdono anche oggetti la cui relazione con un soggetto specifico risulta meno evidente, come ad esempio gli apparecchi elettronici. In particolare le...